Arteterapia, cos’é e come farla

Cos’è, dunque, questa Arteterapia di cui si sente tanto parlare?

L’arteterapia, o letteralmente curare con l’arte, è una disciplina che fa uso delle arti grafico-plastiche-pittoriche e vuole essere uno strumento per la ricostruzione dell’identità e dell’equilibrio della persona.

È un viaggio che ci riporta ai tempi dell’infanzia, per ripartire da lì percorrendo tappe, episodi di gioia e di fatica, risate e pianti, cose ricordate e dimenticate.

Un percorso che dal passato risale al presente e continua nel futuro.

Tutto quel turbinio di visioni, di emozioni passate possono essere sfocate, ma vengono con tutta semplicità esternate, messe su un foglio e colorate.

Caratteristiche dell’Arteterapia

Con il metodo dell’arteterapia, così come quello della musicoterapia, è possibile accedere ad un territorio spesso sconosciuto, come le esperienze vissute in passato, che hanno trasformato la persona ad assumere una struttura di difesa.

L’arteterapia è capace di rimuovere in profondità e portare a galla. Il disegno e la forma appartengono a questo luogo e attraverso il disegno questo spazio può essere visitato.

L’arteterapia è l’arte della narrazione, ogni persona che intraprende questo percorso troverà la modalità preferita per esprimersi artisticamente.

Inoltre, l’arteterapia potenzia l’autostima, migliora l’immagine di sé e il rapporto con gli altri, promuove la salute psicofisica e il benessere della persona e l’incremento delle sue risorse creative, espressive, affettive, cognitive e relazionali. Inoltre sviluppa le potenzialità individuali.

L’arteterapia può essere definita, anche, un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazioni tra arteterapeuta e paziente.

È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine.

L’Arteterapia a confronto con l’arte

Attraverso un quadro si può cogliere ciò che il pittore voleva esprimere, ma può essere anche che ci porti a vedere in quell’opera un significato che è vero solo per noi.

Ogni dipinto porta un messaggio e delle informazioni che riguardano il pittore. Questa è l’arte che senza le parole racconta a colui che passando si ferma ad ammirare.

L’arteterapia parte da qui, dalla capacità che hanno i colori di dire qualcosa a chi osserva.

Colori, linee, forme, ombre, luci, vuoti sono le parole di una nuova alfabetizzazione.

Da questo concetto inizierà il percorso che condurrà il paziente alla fine del trattamento a dire a se stesso guardando la sua opera finale: «Questo sono io».

Quando l’arte diventa Arteterapia

L’arte si rivela spesso simile a una terapia.

Chi disegna sente dentro delle sensazioni che nascono nel momento in cui ci si permette di sedersi, di prendere in mano una matita, di pensare a «cosa fare» e di iniziare a realizzarlo.

È un po’ come ritornare bambini, si portano a galla sensazioni, emozioni, esperienze vissute, che senza accorgersene durava tutto il tempo di un disegno.

L’arte diventa arteterapia quando questa viene utilizzata con consapevolezza come uno strumento che agisce. Si tratta infatti di un mezzo particolare con delle sue regole che lo governano.

È una terapia di prevenzione, di cura e di sostegno, piacevole ed efficace che porta a chiarire stati emotivi personali in situazioni particolari anche patologiche. L’arteterapia è la risposta al bisogno di riparazione dell’utente, è una necessità spesso sentita e non soddisfatta.

È l’arte del mettere a posto, del fare meglio, dell’aggiustare, del ricordo che porta lentamente alla ricostruzione della propria identità e quindi al ripristino dell’equilibrio esistenziale.

L’arte dà gioia e con la gioia cadono le difese, sparisce la paura, la creatività coincide con l’essere vivi; nel creare e nel dipingere si è liberi, ci si permette di vivere esperienze di trasgressione e di libertà.

L’Arteterapia: perchè farla

Attraverso l’arteterapia si può intraprendere un percorso che conduce a una conoscenza più profonda di se stessi.

Rivedere nei propri disegni i pensieri che ognuno ha dentro e che molto spesso non riesce a esprimere con le parole è un primo passo verso un cammino di cambiamento, di maturità e di positività.

Attraverso l’uso dei materiali artistici e del processo creativo si facilita la persona nell’espressione ed elaborazione dei propri vissuti. Il percorso porta all’acquisizione di strumenti indirizzati al cambiamento e alla crescita personale.

Ci sono moltissime possibilità per entrare in contatto con se stessi e l’arteterapia è una di queste. È una terapia personale, che attraverso il linguaggio dell’arte collega mente, vissuto, emozioni e mani.

Entra dentro, prende ciò che trova e che può essere preso e lo conduce fuori.

E’ l’arte del tirar fuori.

In questo contesto il termine «terapia» assume il significato di «cambiamento», di «intelligenza emotiva».

Essa mette in risalto il vecchio, lo rende accettabile e riconoscibile come una parte importante di sé e poi invita ad andare oltre.

Raggiungendo una nuova consapevolezza di sé, non fa altro che attirare esperienze migliori, incontri più interessanti e una nuova disponibilità verso di sé.

L’interesse dell’arteterapeuta non è verso i problemi degli utenti bensì verso la loro risoluzione.

Essere creativi è infatti imparare ad utilizzare le proprie emozioni come risorse per entrare in relazione sia con sé stessi che con il mondo esterno; è imparare a vedere le cose da diversi punti di vista, esplorare strade prima non considerate, sviluppare fiducia nelle proprie potenzialità di incidere sull’ambiente e di effettuare scelte.

L’Arteterapia: a chi si rivolge

L’Arteterapia può essere sia individuali che di gruppo e sono rivolti a persone di tutte le età:

  • bambini e genitori, per favorire la crescita evolutiva del minore e aiutare i genitori a riconoscere e incrementare le proprie risorse educative
  • adolescenti, per favorire la crescita, lo sviluppo dell’identità e per contenere comportamenti disadattavi
  • adulti, per promuovere il benessere psicofisico, incrementare le risorse e acquisire strumenti per migliorare la propria qualità di vita
  • anziani, per aiutarli a ricostruire il filo dei ricordi, validare la loro esperienza di vita, consolidare le abilità ancora presenti.

Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.

 

Se vi siete persi l’ultimo articolo potete trovarlo qui : “La Scuola di “ConPaola”: Scuola digitale” 

Articolo a cura di

Amelia Costabile

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